Dagli
“Scritti spirituali” di Maria Maddalena Starace (ottava conferenza: Della santa
orazione mentale; nona conferenza: Necessità dell’orazione, pp. 97-99)
Le virtù sono come una
catena e bellamente si avvincono le une alle altre per unire l’anima al Dio di
ogni virtù. Fino dai primi tempi in cui mi consacrai al Signore, pensai e
studiai molto ai piedi di Gesù Sacramentato per conoscere il primo anello di
questa mistica catena e, dopo aver tanto pregato, compresi che esso è
l’orazione mentale. Difatti, se l’umiltà è la base di ogni virtù e la carità ne
è la regina, tutte però per essere acquistate, conservate, accresciute,
perpetuate in un’anima, fa d’uopo che quest’anima abbia un grande aiuto divino,
una profonda conoscenza di Dio e del nostro nulla. E tale aiuto divino, tale
conoscenza si ottiene solo mediante l’orazione.
L’anima che non fa ricorso
a Dio con la preghiera cade molto spesso e resta sola a combattere, mentre chi
prega ha Dio con sé e chi ha Dio, di qual cosa ha da temere?
Le
passioni sono dentro di noi, nella parte più intima del nostro essere, e ci
spronano continuamente al male, onde, se non arriviamo a domarle, esse
domineranno su di noi.
Lasciare
la meditazione è cedere le armi al nemico, è come andare al lavoro digiuni.
Vi ho detto che le virtù
somigliano ad una catena e ora aggiungo che sono anche come una scala per
salire a Dio e come il primo anello di questa catena è l’orazione, così il
primo gradino di questa scala è
parimenti l’orazione. La preghiera non può essere davvero fervente se
non deriva dall’orazione mentale. “Bisogna considerare, conoscere Dio
nell’orazione – afferma Santa Teresa di Gesù – onde poterlo amare”; e Davide:
“L’orazione accende in noi il fuoco dell’amore divino”. L’orazione è anche una scuola, in cui vi è un
solo Maestro, Gesù. Egli impartisce a tutti, gratuitamente, le sue lezioni di
infinita sapienza, perché brama di infondere la verità, la carità, la santità
nei suoi discepoli, che ama di un amore grande ineffabile. Andiamo dunque
all’orazione, per apprendere ad amare Dio come lo ama Gesù, sacrificandoci come
Lui per il trionfo del Suo nome, per la conquista delle anime, per acquistare
tesori per il cielo con l’acquisto di tutte le virtù cristiane. Il demonio
conosce bene l’importanza della santa orazione e perciò mette in atto tutte le
sue arti maligne, per riuscire a distrarci. La meditazione è il tempo prezioso
in cui Dio ci parla al cuore, perciò mi sembra una maleducazione senza pari,
una noncuranza, anzi un disprezzo grave lasciare Gesù, per dare ascolto alle
cose terrene e così perdere questo prezioso tempo in futili pensieri. Quando
recitate il S. Rosario, alla prima posta dei misteri dolorosi, presentate alla
Madonna l’orazione, l’agonia e il sudore di sangue di Gesù e pregateLa che, a
sua volta, presenti questa preziosissima offerta a Dio Padre, per ottenere lo
spirito di orazione, che vi farà acquistare il Paradiso; giacché non possono
stare insieme: orazione e dissipazione, orazione ed inosservanza, orazione e
peccato.
Creati
per godere il Sommo Bene, sentiamo uno slancio potente per l’infinito; la
nostra anima anela di conoscere Dio, ma questa conoscenza si acquista solo
nella meditazione, perché in essa Dio ci parla e Dio non può essere rivelato se
non da Dio.
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